Articoli

Prevenzione alle truffe

Sabato 18 maggio 2019 alle ore 20.30 presso la Parrocchia di San Rocco – Ravenna si terrà l’importante convegno in merito alla prevenzione alle truffe organizzato dalla Fap Acli Provinciale, dal Circolo Acli E.Castellucci e dal Circolo Acli B.Zaccagnini.

Lavoro: Faenza in network

Martedì 7 maggio 2019 alle ore 18 presso la Curia di Faenza si terrà l’interessante incontro intitolato “Nuove forme di recruitment e outplacement delle risorse umane e ruolo della formazione” al fine di comprendere le nuove dinamiche nel mondo del lavoro sul nostro territorio.

Quali cambiamenti dentro la Riforma del Terzo Settore?

Martedì 7 maggio 2019 alle ore 17.00 si terrà l’importante iniziativa sulla riforma del Terzo Settore dove saranno approfonditi aspetti fiscali, legislativi e imprese sociali.

L’incontro è rivolto ad Associazioni di Promozione Sociale e ad Associazioni Sportive Dilettantistiche.

I relatori saranno il Presidente Nazionale Us Acli e Dott. Commercialista Damiano Lembo e il Presidente Provinciale Acli Antonio Nonni.


Giornata dell’Aclista

Sabato 30 marzo 2019 si terrà la Giornata dell’Aclista organizzata dal Circolo Acli Lugo. Alle ore 17 sarà celebrata la Santa Messa da Padre Mimmo Meloni e da Padre Claudio Ciccillo; successivamente si terrà nell’ordine: la visita guidata all’Emporio Solidale “Velocibo”; l’incontro intitolato “Contro la povertà occorre un’alleanza anche fra Istituzioni e Volontariato – Esperienze in Emilia Romagna” e la consegna del Premio “Fior di Loto” dal sindaco di Lugo; a seguire cena presso la sala Silvio Pellico (per prenotazioni chiamare il Circolo Acli Lugo al numero telefonico 0545.24270 o inviare e-mail ad acli.lugo@gmail.com). Infine sarà proiettato il film “Ersilio” sul Cardinale Tonini.

Giornata del lavoro solidale

Sabato 16 marzo il Presidente Provinciale delle Acli di Ravenna Antonio Nonni e volontari del Circolo Acli Fossolo hanno dedicato una giornata di volontariato eseguendo lavori di potatura presso il giardino della casa di assistenza dell'”Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù” di Ravenna come gesto di solidarietà verso tutti gli ospiti della struttura.

Tragedia Mecnavi. Una messa organizzata dalle Acli per ricordare i 13 lavoratori morti 32 anni fa


Le Acli Regionali, la Presidenza Provinciale Acli Ravenna e il Circolo Acli S.Stefano ricordano la tragedia della Mecnavi e i 13 lavoratori morti il 13 marzo del 1987 mentre stavano lavorando a bordo della nave Elisabetta Montanari.  
I lavoratori morti nella sciagura che colpì tutta la città, sono stati ricordati ieri 13 marzo con una messa alla parrocchia di Santo Stefano .

Sono passati 32 anni dalla morte di quei 13 lavoratori nella nave adibita al trasporto gpl, a causa di condizioni disumane di lavoro e non in sicurezza, ma il dolore resta, resta nelle famiglie che persero figli giovanissimi, appena ventenni, resta nel rileggere le cronache di quella giornata che vide la città compatta nel dolore, nel corteo degli studenti, oltre 4.000, con gli striscioni «Mai più».

Monsignor Ersilio Tonini, l’allora arcivescovo di Ravenna, nell’omelia funebre che si tenne in Duomo tre giorni dopo, usò frasi severe: “Fossero andati i genitori a visitare quei cunicoli avrebbero detto: ‘no, figlio mio! Meglio povero, ma con noi!’ Avrebbero avvertito l’umiliazione spaventosa, la disumana umiliazione. Un ragazzo di 17-18 anni che è costretto a passare dieci ore in cunicoli dove – posso dire la parola? Non vorrei scandalizzare – dove possono vivere e camminare solo i topi! Uomini e topi! Parola dura, detta da un vescovo all’altare: eppure deve essere detta, perché mai gli uomini debbano essere ridotti a topi!”.

La nave “Elisabetta Montanari”, era adibita al trasporto di gpl e, per normali attività di manutenzione, si trovava nei cantieri Mecnavi srl del porto di Ravenna. Alcune lamiere del doppiofondo, destinato a ospitare il combustibile presentavano un avanzato stato di corrosione e dovevano essere sostituite. I doppifondi dovevano essere bonificati, eliminando il materiale infiammabile, prima di procedere al taglio delle lamiere usurate e alla loro sostituzione.

La fiammata, improvvisa, alle 9,05. Il carpentiere si rese conto immediatamente del principio d’incendio. Tentò di soffocarlo con i propri guanti da carpentiere e con gli stracci di cui disponeva per pulirsi le mani. A questo punto un altro carpentiere, scavalcò la sella che lo separava dal collega per aiutarlo. Ma il calore della fiamma aveva, intanto, provocato lo scioglimento del catrame che cadendogli sopra l’ha alimentata al punto che non riescono a spegnere l’incendio. Poco dopo, una fiammata incendia il rivestimento del serbatoio sviluppando una notevole quantità di fumo e gas tossici, come ossido di carbonio e acido cianidrico, letale in pochissimo tempo.

A causa del buio, non tutti gli operai riuscirono a ritrovare le strette botole che li avrebbero riportati all’aperto. Morirono soffocati.

Dona il tuo 5xMille alle Acli


Nel 2017, con il contributo del 5×1000 del 2015, le Acli hanno aiutato in tutta Italia 424.980 persone in stato di bisogno.

GRAZIE A TE.

5XMille alle Acli: povertà, famiglia, giovani e lavoro, welfare e cooperazione internazionale.

Da un piccolo gesto nascono grandi progetti.

 

Donare il tuo 5xmille alle Acli è semplice.

Ti basta andare presso un ufficio postale o ad un CAF. Nel modulo della dichiarazione dei redditi (730,ex CUD, unico) trovi il riquadro per la “scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF.”

Compila i dati nello spazio dedicato nel riquadro e la tua firma nello spazio dedicato. Puoi donare il 5xMille anche se non devi presentare la dichiarazione dei redditi.

 

 

“QUOTA 100” è in vigore. – I lavoratori del settore privato. –


In Gazzetta Ufficiale il decreto legge “Quota 100” dal 29 gennaio 2019 è legge dello Stato. Una nuova opportunità per andare in pensione prima, oltre a quelli esistenti: precoci, usuranti, opzione donna e ape sociale.

Per ottenere la pensione anticipata con i requisiti di quota 100 sono necessari, sia per gli uomini che per le donne, 62 anni di età e aver maturato 38 anni di contributi, solo così è possibile raggiungere quota 100.

In altre parole con 65 anni di età e 35 anni di contributi non si raggiunge il requisito di quota 100.

Quota 100 riguarda tutti i lavoratori, dipendenti del settore privato e pubblico, i lavoratori autonomi o parasubordinati, indipendentemente dalla gestione contributiva.

Il requisito contributivo può essere raggiunto cumulando i contributi versati in gestioni diverse, fatta eccezione per quelli versati nelle casse dei liberi professionisti.

LA PRIMA FINESTRA UTILE
Dal 1 aprile 2019
potranno accedere alla pensione anticipata quota 100, tutti i lavoratori che hanno maturato i 62 anni di età e i 38 anni di contributi entro il 31 dicembre 2018.

Se invece i requisiti vengono maturati dopo il 1° gennaio 2019 e prima del 31 dicembre 2021, la pensione quota 100 potrà essere erogata trascorsi 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.

Una volta raggiunti i requisiti minimi richiesti e apertasi la finestra temporale, la possibilità di richiedere la pensione è sempre valida.

 

IL CALCOLO
Il calcolo è effettuato sulla base della posizione contributiva maturata e secondo le normali regole: non sono previste penalizzazioni o trattenute particolari.

Quota 100 è una libera scelta, un’opportunità per il lavoratore che comporta, essendo un’interruzione anticipata del rapporto lavorativo, un minore accantonamento dei contributi pensionistici. Dunque, a fronte di un minor versamento, ci sarà un importo minore di pensione.

 

CUMULO PENSIONE LAVORO
Fino al compimento dell’età pensionabile, cioè 67 anni di età nel 2019/2020 e dal primo giorno di decorrenza, la pensione quota 100 non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

Il primo passo è verificare se sussistono i requisiti per richiedere la pensione quota 100 e di valutarne la convenienza, in base alle proprie aspettative e necessità.

 

Reddito di cittadinanza

Di cosa si tratta

Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà: si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari, associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale. Il beneficio assume la denominazione di Pensione di cittadinanza se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni. Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della Naspi.

 

Da quando è possibile farne richiesta

I cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019.

Il servizio di Caf Acli per l’inoltro della domanda.

Requisiti per farne richiesta – Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno

Il richiedente deve essere:

  • maggiorenne
  • cittadino italiano o comunitario o di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
  • familiare di cittadino italiano o comunitario, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente
  • residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo (al momento della presentazione della domanda).

 

Requisiti per farne richiesta – Requisiti economici

Il nucleo familiare deve essere in possesso di:

  • valore ISEE inferiore a 9.360 euro
  • valore del patrimonio immobiliare (ESCLUSA casa di abitazione) non superiore a 30.000 euro
  • valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per i nuclei famigliari con 1 solo componente, 8.000 euro per quelli con 2 componenti, 10.000 euro per quelli con 3 o più componenti (incrementati ulteriormente di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo)
  • valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il relativo parametro della scala di equivalenza dell’ISEE.
  • Nessun componente del nucleo deve essere in possesso di autoveicoli, navi e imbarcazioni.

 

Come si usufruisce del beneficio

Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta (tempi più lunghi previsti per le prime domande) e viene erogato per un periodo continuativo massimo di 18 mesi. Potrà essere rinnovato, previa sospensione di un mese, prima di ciascun rinnovo. La sospensione non è prevista nel caso della Pensione di cittadinanza.

Il beneficio sarà erogato attraverso Carta di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza) che verrà emessa da Poste Italiane. Con la carta è possibile:

  • l’acquisto di beni e servizi di base
  • prelievi di contante con soglia massima mensile proporzionale al numero di componenti del nucleo
  • di effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo
  • di godere delle agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate

Non è invece possibile l’utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità.

Il beneficio deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione

 

Come si perde il beneficio

Si prevede la decadenza dal Reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:

  • non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
  • non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;
  • in caso di ispezione, venga trovato a svolgere attività lavorativa
  • non partecipa, senza giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo;
  • non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;
  • non accetta almeno 1 di 3 offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la 1a offerta di lavoro congrua;
  • non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale
  • non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare
  • effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore.

Chiusura Uffici Patronato per festività

Informiamo che gli uffici del Patronato resteranno chiusi in occasione delle festività il giorno 24 e 29 Dicembre e dal 01 al 05 Gennaio 2019 compresi.

Resteranno aperti il 27 – 28 e 31 Dicembre solo al mattino.

Gli uffici riapriranno regolarmente da Lunedì 07 Gennaio 2019.

 

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