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Incontro pubblico sul Terzo Settore a Ravenna

Lunedì 22 gennaio presso l’Hotel Mattei a Ravenna, di fronte a numerosi rappresentati delle Associazioni di Promozione Sociale della Provincia, si è parlato dello stato dell’arte e della complessità della riforma del terzo settore.

Con la riforma, vasta e complessa, si sta cercando di riordinare un sistema molto articolato e anche frammentato di norme, stratificate nel corso degli anni, senza cambiare la natura dei soggetti del terzo settore. Per avere il quadro della complessità occorre considerare che i quattro decreti legislativi finora emanati da una parte non esauriscono il quadro delle norme da scrivere, dall’altra, gli stessi, richiedono, per essere pienamente operativi, l’emanazione di ulteriori disposizioni e regolamenti applicativi. Inoltre, alla luce di diverse problematiche emerse già in fase di prima attuazione, da molte parti è stato chiesto al Governo l’adozione di un decreto correttivo, che si auspica venga prodotto prima delle prossime elezioni politiche.

Nella successione dei diversi interventi sono stati approfonditi argomenti diversi: dalle imprese sociali, alle reti associative; dalla definizione unica del termine volontariato per tutte le tipologie dei soggetti del terzo settore agli aspetti fiscali; dalla revisione degli statuti alle particolari problematiche delle associazioni di promozione sportiva.

Stefano Tassinari, referente ACLI per il Forum nazionale del Terzo Settore, ha sottolineato come questa riforma possa essere vista anche come l’occasione per un nuova soggettività politica da parte degli enti del terzo, aprendo spazi per un confronto costruttivo con le pubbliche amministrazioni per co-progettare e  co-programmare azioni di promozione e inclusione sociale.

Ricordando Padre Giorgio Nonni

Un evento importante per le Acli Provinciali di Ravenna si è tenuto sabato 13 e domenica 14 gennaio 2018, nel 3° anniversario dalla morte di Padre Giorgio Nonni.

Sabato 13 gennaio si sono ritrovate 700  persone, giovani e adulti, per svolgere la raccolta del ferro e di varia oggestitica, come tradizione destinata alla vendita ai mercantini.

Domenica 14 gennaio è stata celebrata la S.Messa alle ore 16,00 da Don Ambrogio Galbusera e da altri 20 sacerdoti del movimento presso la Parrocchia di Fossolo, nel bocciodromo.

Progetto “ASSIEME IN EMILIA ROMAGNA”

La Regione Emilia Romagna ha concesso un contributo alle associazioni di promozione sociale (L.R. 34/02, anno 2017) per la realizzazione del progetto “ASSIEME IN EMILIA ROMAGNA – Progetto per un servizio di supporto alle APS del territorio sulla normativa civilistica, fiscale, contabile e tributaria, in particolare per l’attuazione della legge 106/2016”. Detto progetto è gestito da 5 associazioni capofila:

–          ACLI per la macroarea di Forlì-Cesena-Rimini

–          ANCESCAO per la macroarea di Bologna

–          ARCI per la macroarea di Reggio Emilia-Modena

–          AUSER per la macroarea di Parma-Piacenza

–          UISP per la macroarea di Ferrara-Ravenna

Dare consulenza alle associazioni di promozione sociale operanti sui territori dell’Emilia Romagna è l’obbiettivo centrale del progetto, anche in relazione all’impatto che le profonde trasformazioni normative introdotte con la “Riforma del Terzo Settore” (L. 106/2016 e decreti attuativi conseguenti) produrranno su questi soggetti.

Alla consulenza, sia diretta che a distanza, è necessario affiancare un’intensa attività di formazione realizzata sui territori interessati dal progetto per rispondere al bisogno espresso dalle Associazioni di Promozione Sociale in termini di informazione, formazione e orientamento. Bisogno evidenziato anche come esigenza fondamentale da parte delle istituzioni e degli enti locali che dovranno rivedere le proprie modalità di rapporto con le organizzazioni di Terzo settore alla luce delle recenti normative.

L’approvazione dei decreti attuativi della L. 106/2016, in particolare del “Codice del Terzo Settore”, porterà un cambiamento radicale nel modo di operare, negli obblighi e negli adempimenti degli enti di terzo settore. Dovranno, pertanto, essere accompagnati i processi di trasformazione statutaria e ordinativa delle APS in quanto riconducibili alla categoria più ampia di Enti di Terzo Settore (ETS), che proprio in questo provvedimento vedono riconoscersi status e nuovi obblighi.

L’implementazione di un sistema normativo, legislativo e fiscale di tale portata introdurrà, all’interno di un sistema pressoché immutato negli ultimi 30 anni, una forte necessità di rivedere interamente il quadro entro cui questi enti operano, dopo essere stati oggetto negli scorsi anni di una spinta propulsiva a cui si è accompagnata un altrettanto prioritaria richiesta di strumenti e di ridefinizione delle pratiche operative.

La stessa Conferenza Regionale del Terzo Settore e l’Assessorato alle Politiche Sociali, che su questa materia esprime la propria delega, ha riconosciuto come prioritario il mantenimento di un servizio a sostegno del mondo delle APS sia in un’ottica di consulenza “in itinere” sia nella sua funzione di prima consulenza per lo “startup” di nuove realtà.

Tutte le informazioni sono consultabili sul sito del progetto “ASSIEME IN EMILIA ROMAGNA” al link: http://www.assieme-er.it/?p=229

I figli studenti ed il diritto alla pensione di reversibilità

In caso di decesso di un genitore hanno diritto alla pensione ai superstiti il coniuge ed i figli minori, indipendentemente dalla loro capacità di essere economicamente autosufficienti.

La quota di pensione ai superstiti spetta anche ai i figli maggiorenni che non svolgano attività lavorativa e al momento del decesso siano:

  • inabili ed a carico del genitore deceduto o
  • studenti
    • fino a 21 anni in caso di frequenza di scuola media o professionale
    • e per tutta la durata del corso legale di laurea, ma non oltre il 26° anno di età se universitari.

I figli maggiorenni studenti devono risultare a carico del genitore al momento del decesso e non devono prestare attività lavorativa.

Quando si parla di “figlio a carico” ai fini del diritto alla quota di reversibilità non ci si riferisce al concetto di familiare fiscalmente a carico.

Si ha figlio maggiorenne a carico tutte le volte che il genitore provvede al mantenimento del figlio (requisito presunto in caso di convivenza) e quando il figlio risulta non avere autosufficienza economica e quindi quando il genitore provvede con continuatività alle necessità quotidiane del figlio.

Il figlio studente deve risultare iscritto ad un corso del secondo ciclo di istruzione e di formazione professionale o al sistema universitario, Afam (Conservatori di musica) ITS (Istituti tecnici superiori).

Nel caso di corsi presso istituti non statali è necessario che gli uffici Regionali del Ministero dell’istruzione, università e ricerca (MIUR) confermino la natura paritaria o non paritaria della scuola frequentata (per ciascun singolo anno di frequenza).

Nel caso di frequenza di corsi professionali, la Regione è invece chiamata a confermare l’equiparabilità ai corsi scolastici la frequenza di questi corsi di formazione professionale.

Erasmus

Non viene meno il diritto alla pensione di reversibilità, in linea generale, neanche per lo studente iscritto ai singoli corsi, in Erasmus, o per quello iscritto a un master universitario o che frequenti un corso di Dottorato di Ricerca (sempre nei limiti del 26° anno di età).

Universitari all’estero?

Non hanno minori diritti rispetto agli altri studenti ma è necessario che gli uffici regionali del MIUR indichino a quale percorso dell’ordinamento italiano corrisponde il corso di studio svolto all’estero.

Pensioni 2018

 

Dopo due anni le pensioni torneranno ad aumentare, l’indice di rivalutazione rilevato dall’ISTAT, dedotte le percentuali negative di rivalutazione non applicate negli anni precedenti (0,1), nel 2018 le pensioni saranno aumentate dell’ 1,1%.

Ma l’aumento non sarà uguale per tutti, la perequazione automatica delle pensioni per il 2018 si applica a fasce, sarà piena solo per le pensioni fino ad un importo pari a 3 volte il trattamento minimo (TM), poi si ridurrà all’aumentare dell’importo della pensione.

Sarà pari ad 1,1% (piena) per pensioni fino a 3 volte il trattamento minimo (€ 1.505,67).

Sarà pari ad 1,045 % (ridotta del 5%) per le pensioni di importo compreso tra 3 e 4 volte il trattamento minimo (tra € 1.505,67 e € 2.007,56).

Sarà pari a 0,825 % (ridotta del 25%) per le pensioni di importo compreso tra 4 e 5 volte il trattamento minimo (tra € 2.007,56 e € 2.509,45).

Sarà pari a 0,550 % (ridotta del 50%) per le pensioni di importo compreso tra 5 e 6 volte il trattamento minimo (tra € 2.509,45 e € 3.011,34).

Sarà pari a 0,495% (ridotta del 55%) per le pensioni di importo oltre 6 volte il trattamento minimo (€ 3.011,34).

Alcuni esempi

Una pensione minima avrà un aumento annuo di 72 € circa (5,52 mensili)

Una pensione di 1.000 € avrà un aumento annuo lordo di 143 € circa (11 mensili)

Una pensione di 1.500 € avrà un aumento annuo lordo di 214 € circa (16,50 mensili)

Una pensione di 2.000 € avrà un aumento annuo lordo di 271€ circa (20,90 € mensili)

Una pensione di 2.500 € avrà un aumento annuo lordo di 268 € circa (20,62 mensili)

Una pensione di 3.000 € avrà un aumento annuo lordo di 214 e circa (16,50 mensili)

Una pensione di 3.500 € avrà un aumento annuo lordo di 225 € circa (17 mensili)

Ricordiamo infine che la rivalutazione si calcola applicando l’aliquota all’importo mensile lordo in pagamento nel mese di dicembre 2017.

Cena+Cinema alle Acli S.Vittore

Venerdì 15 dicembre 2017 alle ore 19.30 presso la Sala del Camino in Via Narsete 30 a Ravenna si terrà la cena organizzata dalle Acli S.Vittore e dal Circolo Parrochiale “Amici miei”, seguirà alle ore 21.15 la proiezione del film “IQBAL” presso la Sala Blu.

Presentazione del libro EMILIO MOLDUCCI

Venerdì 15 dicembre 2017 alle ore 17.30 presso la Sala Ragazzini a Largo Firenze a Ravenna organizzato dal Centro Studi Donati sarà presentato il libro “Emilio Molducci: il sorriso e l’ascolto” con gli interventi e le testimonianze di Aldo Preda, Anna de Lutiis, Carlo Fracanzani, Luciano Bazzocchi, Decimo Triossi e Don Giuliano Trevisan.

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